Alice Lombardi
Il gioco è bello finché dura poco… Mai detto fu più azzeccato per la fabbrica che produce il
gadget più effimero presente sul mercato, il palloncino, ma che, dati alla mano,
dimostra di resistere a qualsiasi moda e crisi economica.
LA STORIA
La
famiglia Rontini produce
palloncini a Castel Bolognese dal 1960, cioè da quando Luigi, il padre dei due fratelli che attualmente mandano avanti la piccola azienda, rilevò in Lombardia una fabbrica produttrice di articoli in gomma e, un anno dopo, trasferì macchinari ed esperienza nella sua Romagna. Ma le novità portate grazie ai Rontini non sono finite: nei
primi anni settanta Luigi propose il palloncino come articolo pubblicitario, abbinando alla peculiarità di far divertire e giocare, un'anima commerciale, stampando cioè su di esso l'immagine di un'azienda, di un prodotto o di un evento. E Luigi è anche il padre di
Eolo. Fu battezzato così infatti, il gonfiatore elettrico brevettato dal castellano, tutt'oggi utilizzato per riempire di aria le centinaia di palloncini che fluttuano nei cieli.
IL PRESENTE
Come si diceva, attualmente alla guida dell'azienda ci sono i fratelli Giovanni e Filippo. Infine i fratelli Rontini ci tengono a ricordare che il loro sia un prodotto naturale al 100%. «Facciamo arrivare la gomma direttamente da Sumatra e dalla Malesia. E per chi non lo sapesse si tratta di una linfa estratta direttamente dall'albero, a cui viene praticata un'incisione a V. I nostri palloni quindi non solo sono naturali, ma anche completamente biodegradabili».